Tra i comparti che non hanno subito rallentamenti durante il lockdown c’è sicuramente l’informatica. Il ricorso obbligato allo Smart Working e agli strumenti per la collaboration ha fatto registrare un’impennata di richieste ai fornitori di tecnologia. Partner storici degli istituti di istruzione, come il Gruppo Bellucci, hanno provveduto a distribuire computer portatili e tablet alla Pubblica Amministrazione.
“Abbiamo triplicato i volumi di vendite rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso” ha dichiarato Alberto Bellucci, Amministratore Delegato del Gruppo Bellucci, nell’intervista rilasciata al TG3 regionale del Piemonte. In particolare, è stato distribuito un totale di 35mila Pc in soli due mesi, un terzo dei quali è andato alle scuole. Un segnale di forte presenza per un’azienda leader nel mercato italiano della tecnologia.
Nello stesso difficile periodo, il Gruppo Bellucci ha supportato le aziende clienti nell’introduzione dei servizi di collaboration e nel supporto all’utilizzo del cloud. In effetti, se c’è un’eredità positiva che ci ha lasciato questo periodo di crisi sanitaria, la troviamo certamente nel cambio di percezione della tecnologia da parte dei proprietari aziendali e dei loro manager.
È cambiata in positivo la percezione degli strumenti tecnologici
Gli strumenti distribuiti in questo periodo e il supporto fornito dai partner It come il Gruppo Bellucci, infatti, hanno definitivamente convinto le aziende sull’utilità di determinati servizi e piattaforme, oltre all’hardware. Così, termini come “cloud”, “Software-as-a-Service”, “collaboration” ecc. non risultano più lontani dalla realtà ma conquistano un valore concreto, anche e soprattutto tra le piccole e medie imprese italiane.
Passata la fase di lockdown, ora entriamo nella fase della nuova normalità. La fase in cui l’attività lavorativa riprende, con un aiuto in più: quello della tecnologia.
Per il rientro sicuro in azienda, il Gruppo Bellucci ha lavorato con i suoi partner di riferimento alla realizzazione di un’offerta completa e integrata per il controllo degli accessi e di monitoraggio dei dipendenti nelle aree aziendali, a cui si aggiunge una soluzione per la sanificazione degli ambienti.
Il momento giusto per fare il punto sull’infrastruttura It aziendale
Ma non solo, cosa servirà per lo Smart Working in sicurezza che, comunque, rimarrà una buona abitudine lavorativa? Al rientro in azienda dei responsabili dei sistemi informativi si dovranno fare i conti con un periodo di stop delle attività di monitoraggio e manutenzione dell’It. Ciò significa fare il punto sugli strumenti di sicurezza per accertarsi di non rientrare tra i milioni di aziende che, in tutto il mondo, sono state oggetto di attacco.
Ancora, sarà utile rivedere il flusso delle attività applicative, rivedere i processi sul cloud e dare un occhio ai privilegi di accesso. E, infine, adeguare tutti i servizi applicativi a un’operatività indipendente dal luogo e dal dispositivo con cui vi si accede.
In definitiva, questo è l’occasione giusta per ripartire insieme al proprio partner IT e definire un piano di revisione dell’infrastruttura It aziendale per adeguarsi, presto e bene, alla nuova normalità.